Pandemia e Lavoro: la grande crisi degli Autonomi

La pandemia non ha solo cambiato il nostro modo di vivere, di comportarci e di rapportarci con gli altri, ma ha cambiato soprattutto il mondo del lavoro e la situazione lavorativa di molte categorie. L’effetto combinato tra Covid-19, crollo dei consumi e delle richieste di servizi in modo trasversale, ha determinato una vera e propria crisi degli Autonomi.

Proprio i lavoratori autonomi, i lavoratori occasionali e i piccoli operatori economici, i precari e liberi professionisti titolari di Partite IVA e, più in generale, i lavoratori indipendenti, sono coloro i quali hanno subito il peggior scotto di questa “nuova era” e della crisi generata dalla pandemia.

I dati della Banca d’Italia del 2020 e i Rapporti Istat del 2021 che riguardano trasversalemente il lavoro non dipendente, sono davvero pessimi e preoccupanti. Parliamo di lavoratori che rappresentano una platea decisamente estesa del mondo del lavoro e che, senza politiche mirate e non avendo a disposizione nessuna forma di garanzia, si sono ritrovati letteralmente scoperti.

Pandemia e Lavoro: la grande crisi degli Autonomi – Sistema Generale

La pandemia, del resto, ha inferto colpi terribili e falcidiato il comparto del lavoro autonomo con numeri da capogiro che con la crisi del 2008-2009 aveva subito un drastico ridimensionamento stimato per il decennio 2010-2019 nel -6,7%, mentre invece, a causa della pandemia, ha già registrato in un solo anno il saldo negativo del 6,8% perdendo una cifra di circa 355mila occupati. Parallelamente, bisogna considerare che anche i dati delle nuove aperture di partite Iva sono estremamente contenute – meno 15% nel 2020 rispetto l’anno precedente – e il fatto che, ad oggi, una su quattro è stata definitivamente chiusa.

La grande crisi degli Autonomi e del mondo del lavoro indipendente determinata dalla Pandemia

I dati assumono tinte ancora più drammatiche se si ragiona seguendo i parametri geografici, accorgendosi, dunque, che nel Mezzogiorno il calo del lavoro indipendente è addirittura di due punti percentuali più altri rispetto la media nazionale che si attesta al -22,5%.

Per quanto l’intero sistema economico occupazionale sia stato investito da questa inaspettata pandemia, sono decisamente i lavoratori autonomi ad averne pagato le conseguenze maggiori, occupando in maniera preponderante l’area critica del mercato lavorativo.

Probabilmente, l’assenza di un sistema fatto di protezioni e garanzie per queste categorie salariali, non è riuscita ad evitare una vera e propria emorragia, nonostante gli interventi governativi abbiano cercato di sostenere il lavoro indipendente, dimostrando ancora una volta l’inadeguatezza di un sistema che non garantisce a tutti i lavoratori le stesse tutele e che necessita di seri ed urgenti interventi di riforma.

Francesca Tesoro

Sistema de salud: el Beauty Park de Brunello Cucinelli se convierte en un centro de vacunación contra Covid-19

El diseñador y emprendedor Brunello Cucinelli está demostrando, una vez más, que está a la vanguardia, de forma concreta, en la lucha contra el Covid-19. Tras la conmovedora “carta sobre las golondrinas” que, la primavera pasada, dio la vuelta al mundo, intentando dar esperanzas durante la primera ola del virus, Cucinelli acogió con entusiasmo el llamamiento del primer ministro Mario Draghi para contribuir con vigor a la lucha contra el Coronavirus.

Brunello Cucinelli – Sistema Generale

Brunello Cucinelli, de hecho, ha puesto a disposición su Solomeo Beauty Park, transformándolo en un centro de vacunación para Covid-19. Brunello Cucinelli S.p.A y la Fundación Brunello y Federica Cucinelli, en estrecha colaboración con la Región de Umbría y la USL correspondiente, han contribuido así a incrementar los puntos dedicados a la administración de vacunas anti-Covid en nuestro país.
La empresa construida por el llamado rey de chashemere en Solomeo, en las afueras de Perugia, siempre ha colocado los valores clave del Humanismo en el centro de sus ideales. De hecho, incluso en medio de la pandemia, Cucinelli ha intentado continuar con su línea creativa y productiva, poniendo a todos sus empleados en las condiciones para seguir trabajando con seguridad, tanto que ha registrado pérdidas mínimas.

Tras la tenaz campaña de frotis para los trabajadores de la empresa, Brunello Cucinelli construirá un centro de vacunación anti-Covid-19 en el Parco della Bellezza di Solomeo, que constará de dos líneas diferentes. Brunello Cucinelli S.p.A. y la Fundación Familia garantizará las retribuciones del personal involucrado en esta operación que, de momento, estará compuesta por dieciséis unidades. Con esta estructura se espera administrar unas mil doscientas dosis semanales.

“Recibimos con gran emoción las palabras con las que nuestro estimado presidente Mario Draghi exhortó a las actividades públicas y privadas a apoyar este momento de esperanza con la creación de centros temporales de vacunación anti-Covid. Como nos recordó el propio presidente, tomemos decisiones con gran seriedad y pongámoslas en práctica con la misma rapidez. Inspirado por el ejemplo y la fe en la Providencia que animó a don Alberto Seri, nuestro inolvidable párroco que aquí en Solomeo y Umbría, en el doloroso momento posterior al fin de la Segunda Guerra Mundial, dedicó su vida y su corazón a la salud física y moral de el vecino, hemos optado con plena participación para destinar las estructuras del Parque de la Belleza a este propósito noble y utilitario, que fue dedicado a nuestro querido sacerdote y lleva su nombre, creando un centro de vacunación en el lugar donde los más animados y sensibles ‘ unión entre belleza estética, salud física y espiritual ”.

Con estas palabras, Brunello Cucinelli expresó todo su entusiasmo por esta iniciativa, demostrando una vez más su contribución concreta a la superación de la pandemia en nuestro país. Un ejemplo real de cómo cada uno de nosotros, a través de nuestros propios recursos, puede contribuir al fortalecimiento del “Sistema de Salud” incluso en momentos críticos.

Articolo di Alessandra Rinaldi

Traduzione di Sara Trincali

Sistema Salute: il Parco della Bellezza di Brunello Cucinelli diventa centro vaccinale contro il Covid-19

Lo stilista e imprenditore Brunello Cucinelli sta dimostrando, ancora una volta, di essere in prima linea, in modo concreto, nella lotta contro il Covid-19. Dopo la toccante “lettera sulle rondini” che, la scorsa primavera, ha fatto il giro del Mondo, tentando di dare speranza durante la prima ondata del virus, Cucinelli ha accolto con entusiasmo l’appello del Premier Mario Draghi a contribuire tutti con vigore nella lotta contro il Coronavirus.

Brunello Cucinelli, infatti, ha messo a disposizione il suo Parco della Bellezza di Solomeo, trasformandolo in un centro vaccinale per il Covid-19. La Brunello Cucinelli S.p.A e la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, in stretta collaborazione con la Regione Umbria e l’USL di riferimento, hanno contribuito, in questo modo, ad aumentare i punti dedicati alla somministrazione dei vaccini anti-Covid nel nostro Paese.

Brunello Cucinelli – Sistema Generale

L’impresa costruita dal cosiddetto re del chashemere a Solomeo, alle porte di Perugia, ha messo, da sempre, al centro dei propri ideali i valori cardine dell’Umanesimo. Anche in piena Pandemia, infatti, Cucinelli ha cercato di continuare la propria linea creativa e produttiva, mettendo tutti i suoi dipendenti nelle condizioni di continuare a lavorare in sicurezza, tanto da aver segnato perdite minime.

Dopo la tenace campagna di tamponi per i lavoratori della società, nel Parco della Bellezza di Solomeo di Brunello Cucinelli verrà realizzato un centro vaccinale anti-Covid-19 che si comporrà di due linee differenti. La Brunello Cucinelli S.p.A. e la Fondazione di Famiglia garantiranno gli emolumenti per il personale impegnato in questa operazione che, al momento, sarà composto da sedici unità. Con questa struttura si prevede di somministrare circa milleduecento dosi settimanali.

“Abbiamo accolto con grande emozione le parole con le quali il nostro stimatissimo presidente Mario Draghi ha esortato le attività pubbliche e private a sostenere questo momento di speranza con la realizzazione di centri temporanei per la vaccinazione anti-Covid. Come ci ha ricordato lo stesso presidente, prendiamo le decisioni con grande ponderatezza, e mettiamole in pratica con altrettanta rapidità. Ispirati dall’esempio e dalla Fede nella Provvidenza che animava Don Alberto Seri, nostro indimenticato parroco il quale qui a Solomeo e in Umbria, nel momento doloroso dopo la fine della seconda guerra mondiale, dedicò la sua vita e il suo cuore alla salute fisica e morale del prossimo, abbiamo scelto con piena partecipazione di destinare a tale fine nobile e utilitario le strutture del parco della Bellezza, che venne dedicato al nostro amato sacerdote e porta il suo nome, realizzando un centro vaccinale nel luogo dove è più viva e sensibile l’unione tra la bellezza estetica, la salute fisica e quella spirituale”.

Con queste parole, Brunello Cucinelli ha manifestato tutto il suo entusiasmo per questa iniziativa, dimostrando nuovamente il suo contributo concreto per il superamento della Pandemia nel nostro Paese. Un vero e proprio esempio di come ciascuno di noi, attraverso le proprie risorse, possa contribuire a rafforzare il “Sistema Salute” anche nei momenti di criticità.

Alessandra Rinaldi

“Libera il leader in te” di Stephen R. Covey

Negli ultimi mesi, il mondo dell’infanzia e dell’istruzione è stato messo particolarmente sotto pressione. L’emergenza sanitaria legata alla Panemia di Covid-19 che ha colpito il Mondo sta mettendo in discussione il modo di educare i figli e di preparare gli studenti per il futuro, vista l’incertezza che sembra caratterizzare la vita di tutti.
I governi di tutti i Paesi del Mondo si sono ritrovati a imporre nuove abitudini ai cittadini e ogni Nazione ha fatto i conti col necessario distanziamento sociale per combattere il Coronavirus.

Ciò ha implicato, prima di tutto, la chiusura delle scuole. Molti genitori, già provati dalla paura per la salute, dalla precarietà degli ambienti di lavoro e delle condizioni economiche, hanno dovuto reinventarsi e, talvolta, cimentarsi anche nel ruolo di insegnanti nei confronti dei loro figli.

La situazione, ancora molto incerta a livello mondiale, impone di navigare a vista, soprattutto per ciò che riguarda il mondo della scuola. Le nuove tecnologie, che hanno permesso di far fronte ai lunghi mesi di lockdown grazie alla cosiddetta didattica a distanza, non possono essere l’unica soluzione, soprattutto sul lungo periodo.

Per guardare al futuro con ottimismo, occorre cimentarsi in nuovi metodi o riscoprirne di già collaudati, per cercare di raggiungere il massimo risultato possibile, anche nelle avversità.
A tal proposito, dopo aver letto e analizzato “Le 7 regole per avere successo” e “L’ottava regola. Dall’efficacia all’eccellenza”, Stephen R. Covey è tornato ad ispirarci con un altro bestseller, “Libera il leader in te”, Franklin Covey Education, ormai un classico che può essere riletto in chiave attuale. Si tratta di un vero e proprio manuale per educatori e genitori che vogliono ispirare la grandezza nei bambini e nei ragazzi.

Un vademecum, ma anche una testimonianza pratica di come le 7 regole ideate da Stephen Covey possono essere applicate nel mondo della scuola, ma anche nell’educazione familiare dei bambini per imprimere fiducia e senso di responsabilità e di empatia fin dall’infanzia.

Ma facciamo subito chiarezza: proprio come ha fatto con gli adulti, anche con i bambini, l’autore non professa il successo a tutti i costi, né economico, né lavorativo, né personale. Questo manuale non insegna “cosa pensare” per avere successo, bensì “come pensare” per definire realmente le proprie priorità e dare il massimo per raggiungere obiettivi che favoriscano la crescita dei più piccoli.

Capitolo dopo capitolo, viene descritto il processo educativo che aiuta bambini e ragazzi ad acquisire consapevolezza di se stessi e dei propri sogni in modo naturale, affrontando le difficoltà e facendo del contesto che li circonda, che sia la scuola o la famiglia, un posto in cui germogliare e sentirsi a proprio agio.

La chiave di volta, come già spiegato da Covey, è porsi in ascolto, di se stessi e degli altri, diventando leader prima di tutto del proprio io e, successivamente, di un ipotetico gruppo. Acquisire leadership, per i più piccoli, significa cercare di dominare il contesto che li circonda, senza sentirsi dominati o oppressi. Ma significa anche capirne le dinamiche e sentirsi parte di un progetto più grande, oltre che protagonisti di un processo di crescita. Sentirsi ascoltati, aiuta la capacità di ascoltare e acquisire fiducia nelle proprie possibilità aiuta a infondere fiducia negli altri: questo è leadership.

Ciò che colpisce di questo testo e che potrebbe essere rivalutato e nuovamente applicato anche nella difficile situazione scolastica attuale a livello mondiale, a causa del Coronavirus, sono tutti gli esempi pratici di scuole che hanno attuato quotidianamente questo metodo, ottenendo grandi risultati.
In passato gli insegnamenti di Stephen Covey hanno ispirato migliaia di insegnanti in migliaia di scuole in decine di Paesi nel Mondo.

L’educazione all’efficacia e alla fiducia nelle proprie capacità potrebbe dare molti risultati anche nei nuovi contesti scolastici che, nei prossimi mesi, dovranno fare proprie le regole del distanziamento sociale, ma anche nel caso in cui si fosse di nuovo costretti ad affrontare lunghi periodi di lezioni a distanza.

Anche nelle avversità più imprevedibili per gli adulti, i bambini e i ragazzi hanno diritto di fare tesoro del proprio tempo e di non lasciarsi immobilizzare dalla convinzione che nulla si possa fare per costruire un futuro migliore.

Alessandra Rinaldi

Brunello Cucinelli e la sua lettera sulle rondini

Brunello Cucinelli è un imprenditore umbro lungimirante, figlio di una famiglia contadina che non ha mai dimenticato gli insegnamenti di quando era ragazzo e “attento osservatore del mondo”, capace di creare dal nulla la sua azienda di maglieria, divenuta poi mondiale, disegnando una idea di business incentrata sulla “dignità morale ed economica dell’uomo”.
Ha fatto di Solomeo, piccolo borgo medioevale quasi abbandonato e spopolato in provincia di Perugia, l’oggetto dei suoi sogni e il (suo) grande laboratorio dei successi di imprenditore e di umanista. Lo ha restaurato, l’ ha fatto rinascere e reso fruibile liberamente ai suoi cittadini, realizzando parchi immensamente belli, recuperando tutto ciò che era abbandonato e in disuso per dargli una nuova vita, restituendo alla terra il suo valore e facendo della bellezza e del rispetto umano il cardine di quel posto, creando e diffondendo l’idea di un nuovo “Capitalismo Umanistico”, risollevando la filiera lavorativa del luogo fornendo impiego a più di trecento laboratori artigianali delle vicinanze.

Destinatario negli anni di svariati e straordinari riconoscimenti nazionali e internazionali – parliamo della nomina a Cavaliere del Lavoro e di quella di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana, della Laurea ad honorem in Filosofia ed Etica delle relazioni umane e del Global Economy Prize per aver saputo “impersonare perfettamente la figura del Mercante Onorevole ”- è rimbalzato sulle pagine internet in questi giorni per aver scritto una bellissima lettera intrisa di speranza sul ritorno delle rondini che abbiamo deciso di pubblicare e riportare in versione integrale perchè “abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo […] fatto di sensibilità, di consepevolezza, di dignità serena”.

“Solomeo, 17 marzo 2020

Chi manda le rondini? Quasi sempre, quando mi trovo fuori per lavoro, durante i primi giorni di marzo, telefono a casa, e chiedo se le rondini sono tornate a Solomeo. Lo chiedo per due ragioni: perché le ho amate fin da piccolo, e perché a volte, ho sentito dire, in alcuni paesi non tornano; magari non ci si trovano più bene, e questo mi dà un poco di timore.

Così anche in questi tempi già da qualche giorno avevo cominciato ad aspettarle, perché ci puoi rimettere l’orologio: quando è verso il quindici di marzo eccole di nuovo, con il loro gioioso garrire e armonioso volteggiare. E infatti ieri, d’improvviso, sono arrivate. Mentre ero già seduto nello studio dell’antico castello, a tu per tu con i miei pensieri mattutini, le vedo, già in pieno fervore per la caccia agli insetti, andare e venire laboriose di sotto le gronde del tetto, dove le accolgo come uno dei doni più belli del Creato. Ogni anno mi rallegro delle rondini, ma in questi momenti un po’ meno facili mi è sembrato di vedere in loro il simbolo della rinascita.

Qualche giorno fa pensavo a noi tutti come a dei naviganti. Mi piace questa immagine, perché così vedeva Dante gli uomini che attraversano la vita. In questi momenti percepiamo ancor di più la nostra natura di marinai, che come Ulisse si legano all’albero se c’è tempesta, e come Cristoforo Colombo scrutano l’orizzonte alla ricerca dei primi uccelli, divini messaggeri della madre terra.

Ogni bravo navigante sa che una barca più leggera si governa più facilmente; oggi, seguendo le regole di chi ha la responsabilità della nostra salute, ci siamo alleggeriti di tante piccole consuetudini che magari credevamo indispensabili ad un lieto vivere. Però quanto è sorprendente accorgersi che in fondo ci sentiamo più lievi, in famiglia, tra noi, una vita d’altri tempi armoniosi. Mi piacerebbe che tutti imparassimo a vedere anche nelle cose dolorose quel tanto di gioia che c’è.

Nella sofferenza di oggi vi è anche il bene della reazione morale che ci renderà migliori, e può darsi che domani, quando il ricordo scivolerà via insieme alla sofferenza, ripensando a questi giorni, rifletteremo, con Aristotele, che anche le calamità hanno un’anima e possono divenire maestre di vita saggia.

Amabilissimi amici naviganti, che insieme a me avete visto nascere ed animate ogni giorno con il vostro temperamento geniale la bella realtà della nostra impresa, mi piacerebbe che riusciste a governare la barra del vostro vascello, proprio come io da ragazzetto riuscivo a tener diritta la stegola dell’aratro, con mio padre che felice ammirava quei solchi dritti, incantato dalla loro bellezza.

Mi piacerebbe che riconoscendo la verità dei provvedimenti prescritti dai nostri stimatissimi responsabili dell’attuale crisi, persone di Scienza, di Governo, Strutture Sanitarie, li osservaste con disciplina paziente. Mi piacerebbe che foste consapevoli ma non apprensivi; vorrei che in voi la certezza del ritorno alla vita di sempre fosse viva.

Ci sono stati, in ogni parte del mondo, tempi e accadimenti ben più penosi di quelli attuali; però sono tutti trascorsi. Passano le grigie nuvole e lasciano al cielo, di nuovo libero, lo spazio per accogliere le rondini; e vedete, noi non sappiamo chi le mandi, ma eccole, le rondini sono già arrivate.

Brunello”

Francesca Tesoro