Il libro “Antifragile: prosperare nel disordine” di Nassim Nicholas Taleb, edito dalla Il Saggiatore, è un libro davvero coraggioso e da leggere, che potrebbe cambiare le nostre vite o, quantomeno, il nostro modo di pensare, conducendoci ad una nuova visione della società e di concretizzazione delle nostre idee.
L’autore, oltre ad essere un saggista famoso in tutto il mondo anche grazie ad altri suoi libri diventati best sellers a livello mondiale, è un filosofo che si è dedicato allo studio dei processi percettivi, sociali e cognitivi, esperto di matematica finanziaria che riporta nei suoi lavori tutta la sua indocile concentrazione sulla probabilità, la casualità e l’imprevedibilità della sorte per comprendere come porsi nei confronti della casualità che governa, di fatto, il mondo che ci circonda e nel quale viviamo.
Antifragile, nonostante sia stato scritto nel 2012, risulta essere più attuale che mai e con esso, suddiviso in sette libri, con una conclusione di pochissime pagine piene di un altissimo spirito comunicativo e due appendici tecniche che matematicamente traducono i concetti di tutto lo scritto in grafici e formule per i “lettori non letterari”, percorriamo la chiave di tutto che è l’antifragilità.
Ma che cos’è l’antifragilità?
È la base di tutto. È ciò che ha permesso ai sistemi naturali di contraddistinguersi e sopravvivere. È la capacità di rafforzarsi evitando il controllo stringente di tutto ciò che ci circonda e che facciamo, considerando anche che è probabilisticamente impossibile controllare davvero tutto. Di conseguenza, la nostra incapacità di comprendere a fondo i fenomeni umani e naturali ci espone al rischio degli eventi inaspettati i quali altro non sono che elementi destabilizzanti in grado di renderci fragili e portatori a scelte e concezioni errate.
Il punto di partenza per comprendere l’antifragilità è lo stoicismo di Seneca e le sue applicazioni che spaziano dalla filosofia all’ingegneria, passando per la religione. Per cui ci vogliono quasi duecento pagine per comprendere realmente che la strategia che consiste nell’unire rischi elevati ad azioni molto prudenti è preferibile ad un approccio semplicistico e di ricerca del rischio medio. Quello che capiamo leggendo questo libro è che l’incertezza non va considerata solo come una fonte di pericoli da cui difendersi, ma diventa al tempo stesso un bacino dal quale possiamo trarre vantaggio, da esso, dalla volatilità, dal disordine e persino dagli errori, imparando così ad essere antifragili. Del resto se costringessimo un volatile al suolo, quello perderebbe tutte le sue capacità, il nostro disturbo ossessivo di etichettare tutto ci potrebbe gettare nello sconforto più totale per qualsiasi minimo accenno di disordine e perseverare nei nostri sbagli resta e resterà sempre diabolico.
Nassim Nicholas Taleb riesce a parlarci di innovazione, del concetto di opzione e di opzionabilità cercando di farci capire, ulteriormente, come poter penetrare l’impenetrabile e dominarlo per conquistarlo completamente. Comprendere come il nostro corpo si protegge dalle malattie e le specie viventi si evolvono, come la libertà d’impresa crea prosperità e il genio si trasforma in innovazione, come Charles Darwin, il codice Hammurabi, le poesie di Baudelaire, la Summa Theologiae di San Tommaso D’aquino, la fallacia della tecnologia o il mito del locandiere Procuste siano tutti strumenti per parlare dell’antifragilità e aiutarci a capire ed interiorizzare perchè “il robusto sopporta gli shock e rimane uguale a se stesso, mentre l’antifragile li desidera e se ne nutre per crescere e migliorare, le città-stato funzionano meglio degli stati-nazione, la spontanea confusione dei suk è preferibile all’eleganza formale dei mercati regolati, le grandi corporation sono una minaccia per la società, tanto quanto i piccoli imprenditori ne rappresentano la forza”.
Secondo Nassim Nicholas Taleb e la sua filosofia – che dovrebbe essere intesa come il nuovo darwinismo -, la vera ricchezza consiste in un sonno privo di turbamenti, in una coscienza pulita, nella gratitudine reciproca, nella mancanza di invidia, in un buon appetito, forza muscolare, energia fisica, risate frequenti, pasti in compagnia, niente palestra, un po’ di lavoro fisico (anche come passatempo), niente sale riunioni e qualche sorpresa di tanto in tanto. Perchè chiunque faccia previsioni sarà fragile rispetto agli errori di previsione e un’opzione è ciò che ci rende antifragili e ci permette di beneficiare del lato positivo dell’incertezza.
In fondo, la probabilità che un evento raro si verifichi è semplicemente impossibile da calcolare e qualunque cosa tragga più vantaggi che svantaggi dagli eventi casuali è antifragile, mentre in caso contrario, è fragile.
Francesca Tesoro